Gli uomini e il Pilates

Gli uomini e il Pilates

GLI UOMINI E IL PILATES

di Anna Maria Cova – CovaTech Pilates School

Il Pilates è particolarmente consigliato per la fisicità maschile a tutte le età, ragione per cui, sempre più numerosi, sportivi e personaggi del mondo dello spettacolo lo praticano con successo.

I risultati straordinari sperimentati da tutti gli uomini che si allenano con il Pilates contraddicono il luogo comune secondo cui sia un’attività solo “per donne”. Basterebbe ricordare che il Pilates è stato inventato da un uomo per gli uomini, che ha sperimentato la sua tecnica in primis su di sé mettendola a punto sui soldati e sulle forze di polizia, con risultati che sono passati alla storia!

Sappiamo che il Pilates garantisce, allo stesso tempo, flessibilità e forza attraverso un lavoro di tonificazione globale di tutta la muscolatura, inclusa la cosiddetta muscolatura profonda, indispensabile per la stabilizzazione del tronco e per avere articolazioni forti e allo stesso tempo mobili.

Sappiamo che può essere considerato il miglior allenamento muscolare per una delle zone critiche del corpo maschile, quella addominale, perché agisce con efficacia mirata su ogni singolo muscolo dell’addome – retti, obliqui interni ed esterni e trasversi, nonché potenziando il core a tutto beneficio del rachide e delle problematiche legate alla sedentarietà e all’eccessivo uso dei dispositivi digitali.

Il Pilates agisce costruendo una muscolatura proporzionata, aiutando l’uomo a raggiungere una struttura muscolare adatta alla sua corporatura, massimizzando così la mobilità e i risultati estetici.

Per gli uomini, oggi più che mai, il Pilates è l’attività ideale al raggiungimento della perfetta forma fisica non solo per queste sue caratteristiche intrinseche, ma perché compensa alcune carenze strutturali delle forme classiche di allenamento maschile, quali il body building o alcuni sport aerobici, e risponde alle sempre crescenti esigenze estetiche e prestazionali degli uomini di tutte le età. Inoltre, per tutti, riduce lo stress e aiuta a migliorare la concentrazione svolgendo una funzione di ricarica energetica che poche altre attività motorie sono in grado di fornire. Infine, la sua efficacia permette un’ottimale gestione del tempo ed è quindi adatto a chi ha una vita lavorativa molto intesa e poco tempo libero da dedicare al proprio allenamento.

Perché, allora, in generale, il Pilates non ha ancora raggiunto il successo che merita presso la clientela maschile?

Vi sono alcune note ragioni storiche che accumunano il Pilates al mondo della danza e del balletto e che quindi – nell’immaginario di alcuni – lo avvicinano a discipline ritenute femminili o comunque iper-specializzate e troppo tecniche.

Vi sono le semplificazioni giornalistiche che a volte identificano il Pilates con la “ginnastica dolce”, altre volte lo disperdono nel mare magnum delle discipline cosiddette “olistiche”.

Vi sono, inoltre, vari “difetti” di percezione della nostra disciplina dovute anche all’immagine che noi professionisti del Pilates abbiamo contribuito a creare: quella di una pratica per “iniziati”, che richiede requisiti che non tutti possiedono, a tratti eccessivamente introspettiva, per altri versi poco accattivante o addirittura noiosa.

Per promuovere una disciplina, dobbiamo utilizzare la chiave del risultato fisico, ma questa, da sola, non basta. Un altro aspetto cruciale è quello psico-sociale, quello che riguarda l’identità personale e i valori condivisibili.
È in questo campo che ritengo abbiamo delle sfide da cogliere: non solo comunicando in modo più specifico e concreto gli oggettivi benefici del Pilates, ma chiedendoci anche come rispondere in modo efficace e proficuo alle necessità e ai bisogni della nostra clientela maschile attuale e futura.

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