I 10 ERRORI PIU COMUNI NEL PILATES
di Cristiana Zama
Il Pilates è ormai da un paio di decenni la disciplina del momento per cui non certo una moda passeggera, come molti pensavano agli esordi. Segno che dà piacere praticarla, ma anche ottimi risultati. Nonostante sia passato già molto tempo, è ancora poco conosciuta nella sua vera essenza e, alla ricerca di novità all’interno del Pilates, sono molti gli errori che si commettono quando si descrive la disciplina.
APPI viene quindi in aiuto con un breve decalogo dedicato a chi vuole avvicinarsi alla pratica del Pilates per avere una bussola nel mare delle numerose informazioni, a volte incomplete, imprecise o distorte.
1. Il Pilates non è una disciplina sportiva
Il Pilates è sicuramente un’attività motoria che si pratica per la forma fisica, ma anche per contrastare l’irrigidimento muscolare con l’avanzare dell’età e per migliorare la postura, oltre ad essere un valido supporto, su prescrizione medica, per numerose patologie. In quanto creata da un ideatore, Jospeh Hubertus Pilates, è quindi una disciplina filosofica che rientra nel settore delle discipline olistiche, bionaturali e del benessere.
2. Il Pilates non è una terapia
Il Pilates può essere praticato, su prescrizione medica, per favorire il recupero funzionale, ma non è una terapia e non può sostituirsi a tecniche di prevenzione, cura e riabilitazione come ad esempio la fisioterapia.
3. Il Pilates Reformer non è un metodo
Il Reformer è uno dei grandi attrezzi del Pilates. Ha un suo programma specifico dedicato, come ogni attrezzo ideato da Joe Pilates, che viene insegnato insieme agli altri nella proposta didattica delle scuole di Pilates. Ogni insegnante, a seconda delle esigenze specifiche del proprio allievo/cliente, sceglierà di volta in volta gli esercizi più indicati da far eseguire e i relativi attrezzi da utilizzare.
Non esiste il Pilates Reformer come disciplina a sé stante, ma esistono comunque dei corsi, soprattutto proposti nelle palestre, in cui si utilizza esclusivamente questo attrezzo.
4. Il Pilates è per tutti
Il Pilates è una disciplina adatta a tutti, ma non per tutti. Il Pilates richiede precisione e concentrazione, non viene svolto a tempo di musica ed esula da un approccio “no pain no gain” per cui non tutti hanno la predisposizione mentale a questo tipo di attività. È innegabile, inoltre, che le lezioni individuali hanno un costo superiore e quindi vanno viste, ad esempio, alla stregua di un massaggio che coinvolge il lavoro di un professionista, ma se non si hanno particolari problematiche è possibile fare lezioni a piccoli gruppi, a corpo libero e con gli attrezzi, a costi più contenuti.
5. Il Pilates non è solo per donne
L’ideatore del Pilates era un uomo che ha lavorato prima di tutto su sé stesso poiché era di costituzione gracile ottenendo ottimi risultati. Joe Pilates ha sempre affermato che tutti dovevano praticare la sua disciplina per sentirsi bene. Nel suo studio c’erano molti uomini come clienti, ma dopo la sua morte nel tempo, con l’apertura di altri studi da parte di altri insegnanti, c’è stato un aumento della clientela femminile. Sicuramente le donne apprezzano la muscolatura tonica ed allungata che il Pilates offre, ma sono molti gli sportivi professionisti, anche di sport ad alto impatto come il rugby, ad esempio, che integrano la disciplina nei loro programmi di allenamento per migliorare le loro prestazioni e ridurre il rischio di infortuni.
6. Il Pilates non è una ginnastica dolce
Il movimento fluido del Pilates e l’utilizzo di attrezzature possono indurre a pensare che il Pilates sia una ginnastica dolce o passiva. In realtà la precisone, la concentrazione e la coordinazione necessarie nell’esecuzione degli esercizi richiedono notevole impegno e, grazie ai diversi livelli dei programmi creati da Joe Pilates, il Pilates si rivela una disciplina che coinvolge tutta la muscolatura e che porta ad un intenso lavoro muscolare.
7. Il Pilates fa dimagrire
Il Pilates non è una disciplina aerobica per cui non ha come obiettivo primario il dimagrimento. È pur vero che con allievi/clienti di livello intermedio/avanzato è possibile eseguire allenamenti a ritmi più intensi che aumentano la frequenza cardiaca. Il Pilates fa lavorare anche i muscoli minori portando ad un rafforzamento e una definizione della muscolatura che migliorano l’aspetto fisico.
8. Il Pilates è noioso
Joe Pilates affermava la necessità di eseguire un esercizio fino a quando non lo si era appreso perfettamente prima di passare ad un altro. Joe però si riferiva agli esercizi del corpo libero eseguiti in autonomia a casa propria. Quando si eseguono gli esercizi sotto la guida di un insegnante professionista, il programma diventa su misura e anche molto vario, grazie alla grande versatilità della disciplina, per cui difficilmente noioso, anzi estremamente sfidante.
9. Il Pilates Wall e il Pilates Barre non sono programmi del Pilates originario
Le ultime acclamate “novità” non sono state ideate da Joe Pilates. Non esiste un programma specifico al muro ideato dal creatore della disciplina, ma è possibile adattare diversi esercizi eseguiti distesi o in piedi per essere svolti con il supporto di una parete e, nel caso del Pilates Barre, vengono adottati principi del Pilates all’interno di un allenamento effettuato con l’ausilio di una sbarra tipica della danza classica.
10. La fitball non rientra tra gli attrezzi originali utilizzati da Joe Pilates
La fitball, creata negli anni ’60 per scopi ludici ed utilizzata per il fitness in generale negli anni ’90, non esisteva quando Joe Pilates ha sviluppato la sua disciplina. Viene oggi utilizzata per variare o intensificare gli esercizi del Pilates con l’obiettivo principale di migliorare equilibrio, flessibilità e coordinazione.