Storia dello Studio Pilates
STORIA DELLO STUDIO PILATES
di Sabina Formichella
Posturologo e Pilates Master Trainer
Docente Chinesiterapia Applicata Sapienza Università di Roma
LO STUDIO ORIGINALE
Joseph PilatesStoria dello Studio Pilates approda per la seconda volta e definitivamente a New York nel 1926, dopo una breve permanenza l’anno prima con l’obbiettivo di pianificare l’apertura dello studio e la registrazione (tramite lo studio legale Marks and Clerk di Manhattan, ndr) delStoria dello Studio Pilates primo brevetto dell’Universal Reformer, trascritta in quell’anno presso la United States Patent Office in una versione ancora rudimentale, che prevedeva corde e pesi al posto delle molle.
Al suo arrivo alla Storia dello Studio Pilatesdogana di New York dichiara di chiamarsi e viene registrato come Joe Pilates (e non Hubertus Joseph Pilates, nome presente sui documenti tedeschi, ndr): da quel momento utilizzerà quasi sempre Joe come nome di battesimo anziché Joseph. Pilates inizia la sua avventura americana insieme a Clara (Anna Klara Zeuner), conosciuta sulla nave che li portò negli Stati Uniti. Storia dello Studio PilatesTedesca come lui, diventerà poi la sua terza moglie.
Storia dello Studio Pilates
Storia dello Studio Pilates
Joe e Clara si stabiliscono in un appartamento all’interno di un edificio conosciuto come Van Dyck Studios, nell’area ovest di Manhattan meglio nota come Hell’s Kitchen e divenuta negli anni ‘50 quartiere Clinton District. L’edificio è suddiviso in tanti mini loft e abitato da moltissimi artisti, pittori e musicisti. Si trova al numero 939 dell’Ottava Avenue, tra la 55ma e la 56ma strada.
L’appartamento, così come si vede nelle foto dell’epoca e come si evince dalle testimonianze di alcuni allievi diretti di Joseph Pilates fra cui Mary Pilates, Romana Kryzanowska ed Edwina Fontaine, è composto da 4 stanze. La più grande è lo studio vero e proprio, con finestre che affacciano sull’Ottava Avenue Storia dello Studio Pilatesed è di circa 30-40 mq. Nello studio c’era una piccola area con un tavolino dove Joe parlava con i clienti e archiviava le loro schede di allenamento. Di fronte allo studio, una stanza privata dedicata alle lezioni individuali che richiedevano una privacy maggiore e dove insegnava solamente lui: neppure Clara era autorizzata ad entrare in assenza di Joe. In questo spazio c’era un Universal Storia dello Studio PilatesReformer e anche un apparatus chiamato “the table” da tutti conosciuto come Cadillac: fu un cliente a chiamarlo così per sottolinearne la bellezza e l’esclusività. Accanto, una porta che conduceva all’appartamento di Joe e Clara, composto da un piccolo soggiorno, una cucina e una camera da letto. Si dice che molti complementi di arredo fossero stati disegnati e realizzati da Joseph stesso, in una continua e quasi ossessiva ricerca della funzionalità. Per tutta la struttura era stato pensato un solo bagno, che veniva condiviso da Joe, Clara e da tutti i clienti dello studio.
Gli allievi di Joe e Clara raccontano che all’ingresso dello studio era posto un divisorio, una specie di paravento, che impediva la vista diretta nello studio. Arrivando si era dunque
obbligati ad entrare sulla destra, dove era posizionato un attrezzo che Joseph chiamava Gym in a doorway, conosciuto poi in futuro come la Ghigliottina. Nella parete di fronte erano allineati diversi Storia dello Studio PilatesReformers. Probabilmente nello studio c’erano altri attrezzi come il Tens-O-Meter, il Push Up Device, la barra di equilibrio da posizionare sul capo per migliorare la postura e la camminata, il Magic Square, lo Spine Corrector, il Ladder Barrel, la Wunda Chair, la Baby Chair, il Magic Circle, tutti destinati a migliorare la performance fisica di atleti e pugili. Da subito lo studio è molto frequentato e Joe e Clara incoraggiano i clienti ad imparare le sequenze degli esercizi e a metterle in pratica da soli, sotto la loro supervisione, seguendo le indicazioni riportate nelle schede archiviate sul tavolo all’ingresso. Per aiutare i clienti che si allenano da soli Joe fa realizzare dei tabelloni fotografici che riportano le sequenze degli esercizi. In questo modo veniva incoraggiato anche l’uso della memoria e della coordinazione. La parte amministrativa dello studio è seguita per lo più da Clara e Hannah. Secondo le testimonianze dei clienti di quel periodo, Clara era l’insegnante principale nello studio, molto professionale, gentile e sensibile ma decisa allo stesso momento, da molti ricordata per la sua straordinaria abilità nell’usare le mani nel supporto dei clienti durante gli esercizi. Joseph era il genio, a volte scontroso e un po’ burbero con i clienti. Sempre occupato con l’invenzione di nuove attrezzi e con la promozione di se stesso e del suo metodo.
Lo studio resta sommariamente arredato per molti anni in uno stile desueto, con grandi tappeti sui pavimenti e moltissime fotografie sui muri. Nel 1955 viene gravemente danneggiato da alcuni incendi e sembra che non siano mai state eseguite opere di ristrutturazione. Inoltre, con il passare del tempo, il quartiere diverrà sempre più degradato. Nel 1957 Joe fonda insieme all’amico F. Rand Rogers la American Foundation for Physical Fitness e ne stabilisce la sede legale nel suo studio. Obbiettivo della Fondazione era preservare il metodo Contrology e far sì che venisse tramandato alle generazioni future. Purtroppo l’iniziale entusiasmo dei soci viene spento dalle perplessità legate ai guai fiscali di Joseph Pilates, che fino a quel momento non aveva mai pagato le tasse per la sua attività. La prima fondazione si scioglie dopo pochi anni per dissidi tra i soci e nel 1964 ne viene costituita una seconda, la Storia dello Studio PilatesPilates Foundation for Physical Fitness, Inc. i cui membri sono Joseph e Clara Pilates, Ralph Hollander e sua moglie Ingrid Luce, e il dottor Lester A. Gelb. Anche questa associazione aveva come obbiettivo la protezione e la divulgazione del metodo Contrology ma purtroppo non ebbe successo nel perseguire i suoi scopi. Nel gennaio del 1966 l’intero edificio Van Dyck va in fiamme a causa dell’abitudine dei barboni di accendere fuochi nelle cantine dell’edificio per riscaldarsi. Lo studio di Joe e Clara riporta diversi danni. Molte persone collegano erroneamente questo episodio con la morte di Joseph Pilates, avvenuta in realtà nell’ottobre del 1967.
Nel 1972, 5 anni dopo la morte di Joseph, Clara Pilates e Romana Kryzanowska, una delle allieve predilette da Joseph e insegnante dello studio, trasferiscono lo studio al 29W della 56ma Strada e l’anno seguente ne cambiano il nome: da 939 Studio in Pilates Studio Inc. Romana Kryzanowska diventa socia dello studio al 50%. Nel 1984, per fronteggiare la crisi finanziaria dello studio, i beni del Pilates Studio Inc. (brevetti e macchinari, ndr) vengono venduti alla Aris Isotoner Gloves Inc. di Lari Stanton, un’allieva di Romana Kryzanowska. Nel 1986 avviene una nuova vendita dei beni patrimoniali dello Studio, stavolta a favore di Healite Inc. di Wee-Tai Hom, ancora uno studente di Romana, che traslocò la sede dello studio al 160E della 56ma Strada. Nel 1989 le difficoltà finanziare aumentano e Romana lascia la Healite Inc. e si trasferisce ad insegnare all’interno di una palestra, la Drago’s Gym, al 50W della 57ma Strada, dove conosce Sean Gallagher, che in seguito acquisterà parte della Pilates Studio Inc. Nel 1996 inizia un’azione legale contro la Pilates Studio Inc., che porterà nel 2001 alla liberalizzazione Storia dello Studio Pilatesdella parola Pilates.
IL VICINATO E IL QUARTIERE
Lo studio di Joe e Clara era caratterizzato da un vicinato culturalmente e artisticamente attivo e impegnato, da cui Joseph Pilates sicuramente venne affascinato e trasse ispirazione. Nello stesso edificio dello studio di Pilates abitavano e lavoravano attivamente la pittrice Marion Swinton, i membri della scuola di ballo di Stanislaw Porta Povitch, dove Ted Shawn insegnò per alcuni anni prima di sposare la ballerina e coreografa Ruth St. Denis, gli artisti Florence Cooney, John Wenger, Guy Hoff e Alex Schilling. Inoltre nel
quartiere c’erano numerosi teatri e club di ginnastica tra i quali il rinomato boxe club Stillman’s Gym e, sempre sull’8a Avenue, il famoso New York Athletic Club che promosse
anche a livello olimpionico sport quali boxe, lotta libera, scherma. L’intero quartiere respirava inoltre la passione per la boxe grazie alla vicinanza della nuova sede del Madison Square Garden, aperta proprio sull’8a Avenue nel 1925. Il Madison Square Garden ospitava anche manifestazioni di pattinaggio su ghiaccio, partite di pallacanestro ed esibizioni
circensi che Joseph Pilates seguiva con passione. Il tutto in un contesto da “sogno americano”, vissuto conStoria dello Studio Pilates quello spirito di affermazione professionale e ricerca di successo che inevitabilmente ha alimentato il desiderio di ricerca e innovazione di Joseph.
LA PUBBLICITÀ DELLO STUDIO E DEL METODO CONTROLOGY
Fin dal momento del suo arrivo a New York nel 1926, Joseph si prodiga attivamente per pubblicizzare il suo metodo “Contrology”. Scrive alle autorità politiche promuovendo la sua
ginnastica quale forma di benessere fisico per i giovani e per la popolazione americana. Grazie agli insegnamenti del padre fabbro, inizia a costruire nel seminterrato dell’edificio,
con l’aiuto del fratello Fred, i suoi attrezzi ginnici e così farà per moltissimi anni. E’ questo il periodo in cui Joseph Storia dello Studio Pilatesinizia a collezionare foto con dediche dei suoi clienti
appassionati di Contrology e a realizzare i primi scatti che documentano i cambiamenti fisici “prima e dopo” la pratica del suo metodo. Nel 1934 gira un filmato di lotta libera tra lui e il fratello Fred e un altro con un bambino che esegue una lunga lista di esercizi a corpo libero nel suo studio sull’8a Avenue. Nel 1935 effettua delle riprese di alcuni amici clienti del suo studio intenti a leggere le istruzioni di utilizzo della chair. Nel 1936 realizza un curioso filmato di se stesso sotto la doccia nell’intento di mostrare alcuni principi di igiene e un altro mentre posa indossando solamente un costume, assumendo posizioni simili a quelle delle statue greche.
Pubblica il suo primo libro “Your Health”, dedicandolo al suo amico e sostenitore Nat Fleischer e a William J. Miller che sarà poi l’editore del suo secondo libro. Nel frattempo, Joseph stampa dépliant pubblicitari con slogan che riassumono la sua filosofia in stile americano, molti dei quali sono ancora utilizzati ai giorni nostri: “physical fitness is the first requisite of happiness”, “the mind when housed within a healthful body possesses a glorious sense of power” e molte altri che testimoniano la sua convinzione dell’importanza della relazione tra postura e atteggiamento mentale. La sua missione era divulgare il metodo anche nelle scuole, non solo come forma di allenamento fisico ma anche e soprattutto come forma mentis positiva nei confronti della società e dell’ambiente culturale. Per questo in molti dei filmati e delle foto posa secondo lo stile delle sculture greche antiche e incoraggia gli americani a controllare la postura dei propri figli, perseguendo la sua idea di creare un futuro migliore per la società. Contestualmente, girava gli studi medici descrivendo il metodo e organizzando dimostrazioni pratiche per convincerli a mandargli i pazienti. Joseph Pilates credeva fortemente nei suoi principi e amava dimostrare i benefici del
metodo sul suo corpo, per questo ogni mattina faceva alcuni giri di corsa intorno all’isolato, indossando solamente un costume e un paio di scarpe. Agli inizi degli anni ’40, lo studio Pilates inizia a risentire della crisi economica e della delicata situazione politica nella quale versa la Germania nel contesto europeo oltre che delle discriminazioni derivanti dai sentimenti antinazisti nei confronti dei residenti di origine tedesca.
È in questo periodo che lo studio attraversa un momento difficile e Joe, nel tentativo di risollevare le sorti economiche dello studio, scrive un’accorata lettera ai suoi amici, soci dello studio e simpatizzanti del metodo, chiedendo aiuto e sostegno affinché riprendano a praticare il suo metodo, tornino ad iscriversi allo studio per mantenersi in forma e facciano pubblicità attraverso il passaparola con gli amici. Nel 1943 pubblica un nuovo dépliant intitolato “around the clock and back in one minute” e lo vende al prezzo di 1 dollaro. Nel libretto si potevano vedere le foto dell’esercizio e la descrizione dello stesso con l’indicazione di farlo una o due volte al giorno. Sono dello stesso anno i famosi video di esercizi realizzati insieme ai suoi amici Ted Shawn e Barton Mumaw.
Nel 1944 realizza delle riprese utilizzando la High Chair e ancora altre riprese di un cliente sul reformer e la stessa lezione eseguita sei mesi dopo per dimostrare i benefici del metodo. Sempre alloStoria dello Studio Pilates stesso anno risalgono le riprese di molti esercizi insegnati da Joseph alla sua allieva e assistente Romana Kryzanowska. Nel 1945 pubblica il suo secondo libro “Return to Life through Contrology”, scritto con l’aiuto del suo storico amico William Miller. Nel luglio del 1947 viene pubblicato sulla rivista Life un importante articolo sul Jacob’s
Pillow Festival, all’interno del quale si trova un’intervista a Joe Pilates accompagnata da una foto nella quale è ritratto mentre spiega a due ballerine l’utilizzo di un attrezzo non più
in uso ai giorni nostri. Si tratta di una barra di alluminio da posizionare in orizzontale sopra la testa: ad ognuna delle due estremità pendevano una corda con un sacco di sabbia.
L’attrezzo era evidentemente usato per allenare l’equilibrio e la postura, in fase statica e dinamica.
Ancora nel 1947 vengono realizzate le riprese di un video intitolato “Jacob’s Pillow Mat Work” dove Joe mostra i suoi esercizi sul mat ad un gruppo di studenti. Sempre in questa
sede realizza le riprese dell’utilizzo del “V-Bed” L’8 ottobre del 1951 il magazine Life torna a parlare di Joseph Pilates e del suo metodo Contrology e lo fa attraverso un’intervista a Roberta Peters in un famoso articolo intitolato “Diva with muscles” nel quale vengono pubblicate diverse foto della cantante lirica mentre si esercita con il breath-a-cizor, il tens-o-meter tra le dita delle mano destra e il Magic circle in posizione seduta. Lo scatto più celebre è quello che ritrae Joe in piedi sull’addome della cantante, distesa a terra in posizione di “the hundred”. Oltre a quanto detto, tra il 1922 e il 1950 Joseph deposita circa 20 brevetti di attrezzi per la ginnastica. Nel febbraio del 1956 la rivista Dance Magazine pubblica un articolo su Joseph Pilates dove il fotografo Herb Flatow lo immortala seduto sulla barra della “between door gym” (la ghigliottina, ndr) intento ad aiutare una ballerina nell’allungamento muscolare della colonna e una studentessa mentre si esercita con il tens-o-meter e l’electric chair. Nell’intervista vengono elencate molte delle celebrities che frequentano lo studio di Joe.
È dello stesso anno il video in cui insegna ad Eve Gentry, fondatrice della Dance Notation Bureau. Nel 1960 riceve un attestato dalla Academy of Chiropractic Inc. per la sua partecipazione con dimostrazione del metodo Contrology ai corsi dell’Accademia. Contemporaneamente realizza diverse foto di se stesso mentre si allena, quasi completamente nudo, nel giardino innevato della sua casa di campagna. Nel 1961 la rivista Sports Illustrated pubblica un servizio fotografico su Joseph Pilates firmato da I.C. Rapoport. Nel 1963 Joseph Pilates e Romana Kryzanowska organizzano una dimostrazione del metodo presso l’American University di Washington D.C. e Pilates viene intervistato dal The Washington Post. Nel 1964 viene intervistato dall’Herald Tribune.
ALLIEVI CELEBRI
Nel 1927 Joe e Clara sono pronti per avviare ufficialmente la loro attività e iniziano ad annoverare clienti famosi che trascrivono personalmente a mano il proprio nome e la data della prima lezione sul registro posto all’ingresso dello studio. Nei molti anni di attività frequentano lo studio di Joe e Clara personaggi di spicco quali Peggy Guggenheim, miliardaria e creatrice dell’omonima fondazione e Jeanne M. Vanderbilt moglie del ricchissimo imprenditore americano nonché sorella di Catherine di Montezemolo (fashion editor di Vogue America, ndr) saranno cliente di Joe e Clara per ben venticinque anni. E ancora Samuel Goldwyn (cofondatore della Storia dello Studio PilatesMetro-Goldwyn-Mayer, ndr), Il produttore discografico Ray Elis, lo scultore J.R. Terken che, desideroso di essere arruolato nell’aviazione americana, si rivolse a Pilates per migliorare la flessibilità della colonna vertebrale. Terken scriverà una lettera nella quale riconosce a Joseph Pilates e al suo lavoro i grandi risultati raggiunti: come ringraziamento gli regala una scultura che lo ritrae a mezzo busto con la frase “Joseph H. Pilates. Founder of the science of contrology at age of 60”. Fra gli artisti del cinema e del teatro, vanno ricordati Paula Stone, Clifton Webb, Raymond Bramley, Laurence Olivier e Vivien Leigh, Montgomery Clift, Eddie Garr, Paul Osborn, Nina Foch, George Abbott, Mel Ferrer, Veronica Lake, Jo Van Fleet, Katherine Hepburn. Fra i cantanti e compositori: John Philip Sousa, George Gershwin, Elly Ney, Ruby Mercer, Leopold Godowsky, Rise Stevens, per la quale Joseph realizzò la Pedi-pole, con l’intento di aiutarla a migliorare nella lirica, Maud Milton, Yehudi Menuhin che gli autografò una foto con dedica, Jess Meeker, Giancarlo Menotti, Rudolph Schimer,Storia dello Studio Pilates Hug Martin, Vittorio Orsini, Elaine Malbin, Maria Callas.
Passando al mondo della danza, George Balanchine, dalla seconda metà degli anni ‘30 amico e sostenitore di Joseph Pilates, Ted Shawn ballerino e coreografo, ex marito di Ruth St. Denis, che realizzerà insieme a lui molti filmati e fotografie, Ruth St. Denis, Allegra Kent, Maria Tallchief, Alexandra Danilova, La Argentinita (celebre ballerina di flamenco, ndr), Helen Tamiris, Jerome Robbins, Patricia Bowman, Tanaquil Le Clercq, Tatiana Semenova, Hanya Holm, Martha Graham, Eve Gentry, José Limon, Jacques D’Amboise che sarà cliente di Joe e Clara per un quarto di secolo, Pearl Primus che resterà cliente dello studio tra una tournée e l’altra fino al 1951, Robert Helpman, Bambi Linn e Roy Alexander, Janice Groman, Ruth Page, Marian Horosko, il ballerino indiano B. Ram Gopal che lo ringrazierà con una lettera personale per il grande aiuto ricevuto, Nadine Revene, Eve Gentry che si rivolse a Pilates dopo una mastectomia, Bruce King, Evelyn De La Tour.
ALLIEVI ASSISTENTI
Tra il 1933 e il 1937, iniziano a praticare il Contrology alcuni clienti che diverranno poi nel tempo gli assistenti di Joe e Clara. La prima fu Hannah Sakamirda (nata nel 1913, si ignora la data di morte, ndr), una trentenne di origini tedesche, arrivata allo studio come cliente nel 1937. Di lei purtroppo non si sa molto, nonostante la sua costante presenza nello studio e il suo prezioso aiuto negli anni. Fu l’assistente che insegnò per più tempo nello studio di Joseph Pilates, fino a dopo la sua morte. Dalle testimonianze raccolte e da alcuni articoli di giornale dei primi anni ‘60 si capisce che era una donna dal carattere forte e dai modi duri. Instancabile lavoratrice, oltre ad insegnare si occupava di tenere in ordine lo studio e di fare gli acquisti. In questo periodo anche la nipote di Joseph Pilates, figlia del fratello Fred, Maria Friederika Pilates detta Mary, trascorre alcuni anni nello studio di Joe e Clara per studiare il metodo Contrology. Secondo quanto afferma Mary stessa in alcune sue interviste, si tratta di una permanenza di circa 3 anni e all’epoca aveva 19 anni. Nel 1940 fa il suo ingresso nello studio Jerome Andrews (1908 – 1992), ballerino e coreografo allievo di Ruth St. Denis, Hanya Holm e Martha Graham: si rivolge a Pilates in seguito a un infortunio al piede. Diverrà poi il suo assistente per circa 2 anni. Nel 1942 arriva nello studio Romana Kryzanowska (1923 – 2013) ballerina della prestigiosa School of American Ballet, viene inviata allo studio Pilates da George Balanchine per una fastidiosa infrazione ossea al tallone. Risolto il problema al piede Romana continua a frequentare lo studio di Pilates e Joe e Clara le chiedono di lavorare per loro. Romana diviene molto amica della coppia Pilates, è spesso ospite nella loro casa di campagna nei weekend e frequenta con loro ristoranti e teatri. Nel 1944 Joseph realizza un famoso video con Romana Kryzanowska. La collaborazione di Romana nello studio Pilates si interrompe ben presto, nel luglio 1944, quando Romana si sposa e si trasferisce in Perù, per poi riprendere nel 1958, al suo ritorno nella Grande Mela e nello studio di Joe e Clara. Nel 1966 Romana, su richiesta di Joseph Pilates, presterà il suo aiuto come insegnante anche nello studio di Carola Trier. Dopo la morte di Joseph Pilates continua il lavoro del maestro insieme a Clara Pilates, con la quale fonda nel 1972 la Pilates Studio Inc.
Sempre nel 1942 fa il suoStoria dello Studio Pilates ingresso nello studio Pilates la giovane promessa del balletto Edwina Seaver Fontaine (1927 – 2014). Figlia d’arte, entrò nell’American Ballet di Balanchine a soli nove anni e successivamente sarebbe stata compagna di corso di Romana Kryzanowska. Anche Edwina, come Romana, fu indirizzata allo studio di Pilates da Balanchine per problemi di colonna vertebrale e continuò a frequentare lo studio almeno fino al 1949 prendendo costantemente lezioni, per lo più con Clara e affiancando Joe e Clara nell’insegnamento.
John C. Winters (1912 – 2012) figlio d’arte e famoso organista arriva allo studio di Joe nel 1958, alla ricerca di un allenamento che avesse benefici sull’intero corpo. Dopo un periodo di training inizia ad aiutare Joe e Clara nell’insegnamento e resterà nello studio insieme a R. Kryzanowska almeno fino agli anni ’70. Jerome Andrews (1908 – 1992) famoso ballerino e coreografo, allievo di Martha Graham, Ruth St. Denis e Hanya Holm e cliente dello studio, inizierà a collaborare con Joe e Clara nel 1944 ma solo per circa due anni a causa dei suoi molteplici impegni di lavoro. Attraverso i registri dello studio e le testimonianze delle persone che lo hanno frequentato, si può affermare che alla fine degli anni ‘50 lavorano a tempo pieno nello Studio Pilates Joe, Clara e Hannah mentre Romana insegna la mattina e dedica il pomeriggio alle lezioni di balletto e John Winter insegna il pomeriggio, dedicando il resto della giornata agli impegni come organista.
Alcuni clienti e allievi dello studio hanno preso regolarmente lezioni da Joe e Clara per molti anni e hanno frequentato lo studio Pilates per osservare l’applicazione del metodo Contrology e integrare successivamente il lavoro di Joe nella loro professione, ma non hanno mai lavorato nello studio di Joe e Clara. Tra questi è doveroso ricordare:
Carola Strauss Trier (1913 – 2000) ballerina di origini tedesche arriva nello studio di Joe e Clara per problemi con la colonna vertebrale nel 1948 e vi rimane come cliente per circa 10 anni, studiando la tecnica Pilates e osservando il lavoro di Joseph e Clara. Nel 1958 Carola è la prima ad aprire uno studio con la benedizione di Joseph. Il suo studio si chiama Carola Trier’s Studio for body Contrology, dove Carola insegna esercizi ideati da lei stessa ed esercizi di Joseph Pilates, unitamente a una versione personalizzata e modificata degli esercizi di Joe, influenzata soprattutto dal suo interesse e dai suoi successivi studi per la riabilitazione.
Orientativamente nel 1950 fa il suo ingresso nello studio anche il ballerino e coreografo Ron Fletcher (1921 – 2011), allievo di Martha Graham, che si rivolge a Joseph per un problema al ginocchio. Ron sarà ciclicamente cliente dello studio, tra un impegno lavorativo e l’altro e tra i moltissimi tour internazionali, fino alla morte di Joseph Pilates. Personalizza il suo lavoro elaborando il “Fletcher work” e nel 1972 apre uno studio ad Hollywood grazie al quale il Pilates raggiungerà un alto Storia dello Studio Pilateslivello di popolarità.
Kathlene Stanford Grant (1921 – 2010) anche lei ballerina, viene inviata allo studio di Joe e Clara da una studentessa di Martha Graham nel 1955, per un problema al ginocchio. Viene seguita personalmente da Joseph per i primi mesi nel suo studio privato e poi viene affidata a Clara e Hannah nello studio grande. Nel 1957 inizia ad insegnare nello studio di Carola Trier e dal 1972 inizia ad insegnare al Bendel’s Studio. Nel 1964 avvia un programma di formazione per istruttori Pilates al New York State Division of Vocational Rehabilitation Program e sarà l’unica insegnante, insieme a Lolita San Miguel, a ricevere un diploma di istruttrice di Pilates firmato da Joseph in persona.
Lolita San Miguel (1934 – età 85 anni) Inviata dal suo ortopedico nello studio di Carola Trier, dal 1958 studia il Pilates per diversi anni fino a quando Carola le suggerisce di seguire il suo corso di addestramento per insegnanti Pilates che si svolge con il patrocinio del New York State Division of Vocational Rehabilitation Program. Lolita studia con Carola e Joe e riceve il diploma da Joseph Pilates nel 1967. Nel 2000 fonda la Pilates Y Mas Inc. a Porto Rico e nel 2009 fonda il Lolita San Miguel Pilates Master Mentor Program e nel 2013 crea il corso di formazione per istruttori Lolita’s Legacy.
Mary Bowen (1930 – età 87 anni) che si affidò a Joe nel 1959 dopo aver letto una sua intervista di quel periodo e fu sua cliente per oltre 6 anni. Nel 1971 inizia gli studi in Psicologia Junghiana e nel 1975 apre un suo studio, “Your own Gym”, ed elabora una sua versione del Contrology che chiama Pilates Plus Psyche. Storia dello Studio PilatesEve Gentry (1909 – 1994) ballerina allieva di Hanya Holm e insegnate della tecnica Laban nel si rivolge a Joseph Pilates per una serie di problemi alle ginocchia e alla colonna vertebrale. Nel 1955 Subisce una mastectomia i cui esiti le impediscono di sollevare il braccio. Dopo un solo anno di allenamento Joseph realizza un famoso video in cui riprende Eve mentre esegue degli esercizi avanzati. Nel 1991 ha fondato The Institute for the Pilates Method.
Bruce King (1926 – 1993) è stato un allievo di Joseph Pilates dal 1955 ed ha aperto il suo studio a Manhattan negli anni Settanta. Jay Grimes arriva nello studio di Joe e Clara a metà anni ‘60 dove rimane anche come insegnante fino ad alcuni anni dopo la morte di Joseph.
JACOB’S PILLOW
Nel 1931 il ballerino coreografo e allievo di Pilates Ted Shawn acquista una fattoria nel Massachusetts, sulle montagne del Berkshire, e organizza spettacoli con una compagnia di ballo maschile creata da lui stesso. Gli spettacoli incontrano il successo del pubblico e nel 1933 si trasformano in un Festival, il Jacob’s Pillow Dance Festival. Nell’estate del 1942 Joseph Pilates viene chiamato ad insegnare al Festival Storia dello Studio Pilatesdel Jacob’s Pillow. Joseph chiude per alcuni mesi lo studio per dedicarsi a questa esperienza lavorativa che gli porterà interviste e pubblicità. Continuerà ad insegnare al festival quasi ogni anno nei periodi estivi e fino al 1951. Ancora oggi sono visibili alcuni famosi filmati delle sue lezioni, che iniziavano alle 9 di mattina, impartite sulla pedana del “giardino del tè”. La collaborazione con il Jacob’s Pillow ha risvolti positivi e negativi negli anni: Ted Shawn descrive Joseph Pilates come un uomo dal carattere impossibile e ossessionato da manie di controllo e non sempre il rapporto tra i due risulta semplice.
BENDEL’S STUDIO
Nel 1965 Joseph Pilates inaugura il suo secondo studio, l’unico autorizzato e pubblicizzato da Joseph Pilates oltre a quello originale. Lo studio si trova all’interno dei magazzini Henri Bendel sulla 57ma strada, uno dei luoghi più eleganti per lo shopping di Manhattan. Pilates non insegnò mai in questa nuovaStoria dello Studio Pilates sede, che era invece diretta dalla ballerina e allieva Dolores Corey.
CONTROLOGY CLUB
Nel 1948 JosephStoria dello Studio Pilates Pilates acquista un terreno e una casa in campagna a Becket, nel Massachusetts, proprio nei pressi del Jacob’s Pillow. Pilates investirà moltissimo Storia dello Studio Pilatesnel corso degli anni su questa proprietà, con il desiderio di trasformarla in un luogo di allenamento per i suoi allievi e in futuro diverrà il Contrology Club, dove Joe allena per anni le aspiranti reclute dell’esercito americano.
BIBLIOGRAFIA
- Dance Magazine, Vol. 30, n. 2, feb 1956
- Evening Indipendent sept 9 1980, “Letting your mind control your body” (Bethia Caffery)
- J. P. Pont, E. A. Romero “Joseph Hubertus Pilates the biography” (Hakabooks, 2013)
- Life Magazine, 11 agosto 1940 “Jacob’s Pillow Festival”
- Life Magazine, 8 ottobre 1951 “Roberta Peters, Diva with Muscle”
- New York World Telegram and Sun 7 June 1961 “Pilates outhales at 81 like cyclone”
- People 24 June 1959 “Now you can stay younger longer” – “The Pilates Daily Dozen”
- Shawn, Ted “One Thousand and One Nights Stands” (Doubleday, 1979)
- Sport Illustrated 3 ottobre 1961 “to Keep in shape act like animal”
Storia dello Studio Pilates
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